CD UR - Trieb (Topheth Prophet, 2008)

L'industrial italico nel suo fermento è sempre caratterizzato da un circuito performativo e distributivo di nicchia, gli UR già da qualche anno si muovono nell'ultra-nicchia, con edizioni limitatissime come questo Trieb apparso sull'israeliana Topheth Prophet. Mi ero messo sulle orme del trio dopo una performance live di notevole impatto, alternante in un radicale armamentario analogico, old school e devastazioni noise."Triadic Memories" uscito su Afe rispecchiava l'eclettismo degli UR, confermato in questo disco. Come evidenzia il primo dei quattro lunghi brani, "The belly of the earth is open wide", si spazia fra una mistura di impalcature alla Maurizio Bianchi, TG, concretismi metallici z'eviani, ambient cosmico e un senso tribale arcano. In "Recurring dream" vige uno stato di attesa psicotico che apre successsivamente a scenari apocalittici, in un ambientalismo continuamente screziato da misteriose fonti sonore, samples destrutturati e field recordings."The room of wounds" fra processi industriali e noisescapes mette in luce alcuni retaggi post-rock, procedendo ipnotica nella sua desolazione evocativa.
La ribollente "Happy hour(abattoir lounge)" chiude il tutto in un lungo percorso sonoro estraneante. Gran bel disco, caldamente consigliato.

www.myspace.com/ursociety

Drexkode.net ver.2.0 2006 - Art by Gilly *Sephira* Majo